I tanti volti della resistenza
Domenica 26 Aprile dalle ore 18,00 presso il Salone dei Ciliegi l'associazione ARCA presenta "I tanti volti della Resistenza".
Donne: La presenza femminile tra le file partigiane, con ruoli e impegni diversi, fu massiccia. Militavano in organizzazioni come i Gruppi di Azione Patriottica (GAP) e nelle Squadre di Azione Patriottica (SAP), e fondarono, soprattutto al nord, i Gruppi di Difesa della Donna “… aperti a tutte le donne di ogni ceto sociale e di ogni fede politica o religiosa, che volessero partecipare all’opera di liberazione della patria e lottare per la propria emancipazione”.
Partigiani cattolici: furono circa 65 mila suddivisi in 180 Brigate; tra questa la più attiva fu la Brigata del Popolo; altre formazione di ispirazione cristiano-liberale furono le Fiamme Verdi. Importante la loro presenza anche in brigate comuniste e socialisti. Il loro fazzoletto distintivo era di colore bianco ad eccezione delle Fiamme Verdi, il cui colore rispecchiava il nome della formazione.
Partigiani anarchici: alcune brigate di formazione esclusivamente anarchiche furono: la Brigata Bruzzi Malatesta; la Amilcare Cipriani e il trentatreesimo battaglione Sap “Pietro Ferrero”, formatosi tra i capannoni della Fiat; tra le varie formazioni partigiane miste, numerosi anarchici combatterono nella 28 Brigata Garibaldi. Portavano un fazzoletto rosso e nero.
Partigiani monarchici: la Resistenza di fede monarchica fu composta, in larga maggioranza, da militari, tra cui molti ufficiali sbandati del Regio Esercito. le principali Brigate di matrice monarchica furono la “Amendola”; la Brigata Piave che operava nel trevigiano; la Brigata “Scordia”. Al loro interno ospitarono anche partigiani di fede liberale e, genericamente moderata. Indossavano un fazzoletto azzurro.
Partigiani protestanti: provenivano in larga parte dai gruppi di “Gioventù Cristiana”, e la comunità valdese aderì con una massiccia partecipazione da parte degli abitanti delle valli; la loro Resistenza non fu mai caratterizzata dalla fede religiosa, ma dal loro antico rispetto per la libertà.
Presentazione del libro "Vino rosso sangue"
Venerdì 10 aprile ore 21,15 presso la Biblioteca Comunale di Rivarone, sita in Via Bassignana, 5 Riccardo Sedini presenta Fabrizio Borgio e il suo ultimo libro "Vino rosso sangue".
Giorgio Martinengo è un investigatore privato, vive in collina, tra Langhe e Monferrato. Una sera incontra, per lavoro, Elena Rondissone la figlia di Giuseppe Rondissone, titolare di una facoltosa azienda vinicola. L’uomo è scomparso senza lasciare tracce apparenti da diverso tempo e quasi contemporaneamente alla sua sparizione, dall’esposizione del Consorzio è stata trafugata una pregevole bottiglia di Barbera superiore. La donna incarica Martinengo di ritrovare la preziosa bottiglia. Il caso assume presto toni drammatici quando, durante un sopralluogo presso il Consorzio, un tecnico che sta rilevando le impronte digitali, urta un’altra bottiglia dell’esposizione, rompendola. Da quel momento, inizia la prima, complessa, indagine di Giorgio Martinengo, investigatore dalla cultura sterminata, un formidabile bagaglio di esperienze in tutti i campi e un amore spirituale verso i vini della sua terra. Dovrà misurarsi con un assassino che usa i vini piemontesi come simboli di una sua oscura vendetta.
Fabrizio Borgio nasce nella città di Asti il 18 giugno 1968. Appassionato di cinema e letteratura, affina le sue passioni nell’adolescenza iniziando a scrivere racconti. Ha pubblicato Arcane le Colline nel 2006 e La Voce di Pietra nel 2007. Per Fratelli Frilli Editori pubblica nel 2011 Masche e nel 2012 La morte mormora. Vino rosso sangue è il primo noir che vede protagonista l’investigatore privato Giorgio Martinengo.
Si tratta di un evento A.R.C.A. (Associazione Ricreativa Culturale Aperta) in collaborazione con Giallomania e la Biblioteca Comunale di Rivarone.
Incontro con Padre Tonino, Missionario in Congo
Venerdì 20 Marzo alle ore 21:15, ci troviamo nella Sala Polifunzionale in Via Contrada Grande, per sentire il racconto e guardare le foto di Padre Tonino dei frati cappuccini di Alessandria, missionario in Congo da molti anni.
Serata sull'Archeologia: La storia dalla terra
Venerdì 13 Marzo alle ore 21:15, presso la Sala Polifunzionale di Rivarone ARCA avrà il piacere di ospitare Laura Marchi: laureata in beni culturali nel 2009 presso l'università di Parma, con attualmente dieci anni di esperienza in cantieri archeologici di emergenza in Lombardia e Piemonte. Laura ci parlerà del suo lavoro anzi della sua passione:
Tortona Nove Corto. Presentazione con l'autore
Domenica 1 marzo a Rivarone, alle ore 17,30 presso la Biblioteca Comunale in via Bassignana 5, si terrà la presentazione del nuovo romanzo di Pier Emilio Castoldi “Tortona nove corto”, uscito per i Fratelli Frilli di Genova. A Riccardo Sedini, presidente di Giallomania, l’onore e l’onere di guidarci nell’incontro con lo scrittore.
Lo scrittore, nato a Langosco (PV) nel 1957, dopo aver trascorso parte della sua vita tra Pieve del Cairo e Milano, risiede attualmente a Sale. Esordisce alcuni anni fa con il libro La mia vecchia bicicletta arancio- piccolo quaderno di un ragazzino con la frangetta, a cui seguiranno Il codice del Papa, Radio Requiem, Theudelinda e Jiubileum.
Nel suo nuovo romanzo ci conduce in una Tortona sconosciuta, inquietante, diversa dalla Tortona che tutti conosciamo. “…città tranquilla. Almeno fino alla notte in cui, lungo i binari della stazione, non viene scoperto il corpo di un ragazzo, freddato con un colpo calibro nove. Ha le mani mozzate di netto e del pietrisco nel cavo orale”.
Ad indagare sull’omicidio non sarà il solito poliziotto o il medico legale presente in tanti noir, ma Dante Ferrero, giornalista della Stampa di Alessandria, al suo primo caso in veste di investigatore dilettante.
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