Domenica 11 settembre a Rivarone, alle ore 15,30, si svolgerà l'XI edizione della Meranda Poetica a Rivarone.
- Emilia Barbato, Alessandra Paganardi e Alessandro Magherini da Milano;
- Camilla Ziglia da Brescia;
- Davide Zardo da Valle Lomellina;
- Enrico Maria Lazzarin da Settimo Torinese;
- Andrea Tavernati da Como;
- Sergio Gallo da Savigliano dell' albese;
- Ottavio Pilotti da Tortona;
- Melissa Dawson da Lu Monferrato;
- Marco Maggi e Gianfranco Isetta da Castelnuovo Scrivia;
- Emanuela Gelmini da Manerba del Garda;
- Fabrizio Bregoli da Cornate d'Adda;
- Gianfranca Gastaldi da Torino;
- Silvano Cappelletti da Valenza;
- Stefano Torre da Piacenza;
- Enrico Maria' da Novi;
- Roberto Chiodo da Acqui;
- Lia Tommi, Fulvia Maldini e Vanda Guaraglia da Alessandria;
- giocheranno in casa Luigino Fracchia e Carla Mutti;
- Francesco Sainato; Tania di Malta;
- Raffaele Floris da Pontecurone, Greta Rosso da Bormio.
Sabato 25 giugno alle ore 21.15 presso il Salone dei Ciliegi di Rivarone andrà in scena la commedia "Il pranzo" di Silvia Benzi e Massimo Brioschi.
Spettacolo realizzato con il contributo della Fondazione SociAL in collaborazione con FITA Piemonte e Federazione Italiana Teatro Amatori.
In un immaginario agriturismo piemontese, dove i piatti rimangono costantemente vuoti, un’eterogenea comitiva di amici porta in tavola le proprie convinzioni sul cibo e si accende il confronto tra: Sally la vegetariana osservante, Beppe l’irriverente buongustaio, Caterina la salutista ansiosa e Simone, l’irriducibile amante della carne, che si è travestito da agnellino per sedurre Sally. Il risultato? Un’esilarante commedia tutta vissuta intorno al tavolo, in cui Marisa, cuoca dell’agriturismo, continuerà a proporre ai suoi ospiti, con crescente esasperazione, i piatti storici della cucina piemontese, senza riuscire a metterli d’accordo su alcuno di essi. Un pranzo, in cui nessuno mangia, ma tutti parlano di cibo senza riuscire a intendersi e la carrellata dei piatti evocati, dall’antipasto al dolce, si accompagna alle audaci proposte di Simone, comicamente fraintese dall’ingenua Sally, e alle incontenibili battute del buongustaio Beppe, che si diverte a provocare tutti quanti e in particolare la propria apprensiva consorte, Caterina.
Nel 2019 ebbi l’occasione di effettuare un viaggio in un luogo molto particolare: la centrale nucleare di Chernobyl.
Divenuta tristemente famosa per il disastro nucleare peggiore della storia è sempre stata un luogo che mi ha affascinato, sia per il lato fotografico ed anche e soprattutto per quello storico ed umano.
In questa serata, vi racconterò tramite le mie fotografie, impressioni e ricordi di un viaggio che porterò sempre nel cuore."
Domenica 29 Maggio, alle ore 16:30, presso la piazza del Vecchio Asilo, Eraldo Como presenterà il libro "Bello come il sole - le parole dell'oralità contadina". Di seguito il testo della quarta di copertina e la biografia dell'autore.
Vi aspettiamo!
«È … ‘l povero et miserabile loco de Rivarone, ultra il Po e sopra l’istesso passo del Piemonte …» precisava una supplica dei rivaronesi al governatore del Ducato di Milano del lontano 1556.
Il dialetto di Rivarone è uno dei dialetti “di frontiera” dell’odierno Piemonte orientale, una parlata ibrida, solo apparentemente spuria, che è lingua di una singola comunità, priva di varianti.
Altra caratteristica di questo dialetto è quella del suo appartenere ad una cultura esclusivamente orale, particolarmente vivo fino al tempo dell’industrializzazione del secondo dopoguerra.
Un’oralità acquisita ascoltando e ripetendo quanto udito, imparando a padroneggiare, insieme alle regole della grammatica del parlato, tutte le espressioni, le formule, i proverbi, le orazioni, gli indovinelli, le rime e le onomatopee tramandate di generazione in generazione. Un patrimonio a prima vista statico e impoverito dall’isolamento, in realtà in continua evoluzione e capace di assorbire tutti gli stimoli esterni.
Oggi, nel novero delle parlate locali provenienti da quelle antiche oralità, il dialetto rivaronese può essere considerato come un dialetto “debole”, soprattutto a causa del ridotto numero di parlanti che ancora lo utilizzano. Rappresentando tuttavia un valore culturale aggiunto merita di essere coltivato e salvaguardato. Allo scopo questo lavoro trasferisce in una scrittura organica ampie porzioni di quell’antica oralità indagata, da leggere e da scoprire, oltre che da consultare.
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Eraldo Como nasce a Rivarone nell’Alessandrino alla metà del secolo scorso. Apprende l’italiano alle scuole elementari e nella famiglia di piccoli proprietari contadini in cui vive, come nei rapporti comunitari nel borgo, usa esclusivamente il dialetto.
Dopo il diploma di maturità tecnica si iscrive alla Facoltà di Architettura e, da studente lavoratore, si laurea con una tesi sul recupero del patrimonio edilizio “povero”.
Già parallelamente ai corsi universitari e a seguire, fino ad oggi, da autodidatta, si dedica a studi di dialettologia finalizzati alla raccolta, alla classificazione e allo studio delle voci della propria lingua madre che trasporrà infine nel presente “Bello come il sole - Le parole dell’oralità contadina” ovvero “Il Dizionario della parlata di Rivarone”.